mercoledì 23 giugno 2010

LA DISINFORMAZIONE MIRATA


( dedicato ai gabbati dall’informazione )


Oggi alle 20.06



Pe’ nun parlà de li problemi,
…quelli seri der paese,
or se lancian l’anatemi,
è quer che accade già da ‘n mese.

Proprio ieri er gran padano,
ha sparato apposta ‘na cazzata,
ladro chiamò er calcio italiano,
e la gente subito ‘ndignata.

Tempo fa, du’ settimane,
a ‘na scola ar settentrione,
ce fu un preside assai cane,
che fece scambio de canzone.

Ar posto dell’inno de Mameli,
come se fosse n’antro stato,
a li giovani scolari senza peli,
fece ‘ntonà Verdi…e fu condannato.

E’ quer che serve all’italiota,
così ar bar ci ha ‘n argomento,
può ‘ngiurià Bossi e la trota,
e tornà a casa assai contento.

Ma io dico,…ma che ce ‘mporta,
…è così che te fregano er cervello,
falsi problemi d’ogni sorta,
e noi abboccamo ar giocherello !!!

Ma io son maligno e sospettoso,
e ‘ste manovre architettate,
me fanno esse’ ancor più rancoroso,
così le vergogne nun cancellate !!!!



Bruno Panuccio 23 /06/2010


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Marea nera, due tecnici morti in operazioni di contenimento. Tolto il tappo sulla fallaCondividi
Oggi alle 19.53
Washington, 23 giu. - (Adnkronos/Ign) - Ancora problemi nel Golfo del Messico per le operazioni di contenimento della marea nera. Due operai sono infatti morti e la calotta di contenimento utilizzata dalla Bp nelle ultime settimane per raccogliere il petrolio in uscita dal pozzo danneggiato è infatti stata rimossa a causa di problemi tecnici e il greggio ha ripreso a sgorgare in mare.

Lo ha reso noto nel corso di una conferenza stampa l'ammiraglio della Guardia Costiera americana Thad Allen, spiegando che la struttura, che veicolava oltre 16.000 barili al giorno in una nave container, è stata colpita in profondità da uno dei robot subacquei. L'incidente, che secondo quanto riferito ha provocato l'ingresso di gas nel circuito di riscaldamento della cupola, ha indotto i tecnici della Bp a rimuovere l'apparecchiatura per verificare la presenza di eventuali cristalli e, nel caso, rimuoverli. Dopodiché la cupola sarà rimessa al suo posto.

Per quanto riguarda i due operai morti, l'ammiraglio Allen ha parlato di due diversi incidenti sui quali sta indagando la polizia. Uno dei due è infatti annegato, mentre l'altro ha perso la vita mentre era alla guida di una barca. Quest'ultimo sarebbe stato ucciso con un colpo di arma da fuoco.

Le due vittime di oggi si aggiungono alle undici che hanno perso la vita in seguito all'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon, avvenuta lo scorso 20 aprile.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Marea-nera-due-tecnici-morti-in-operazioni-di-contenimento-Tolto-il-tappo-sulla-falla_584022876.html
fg

23/06/2010


Economia italianadi Pietro Salvato Tagli di qua, tagli di là. La manovra di Figaro Tremontipubblicato il 23 giugno 2010 alle 19:45 dallo stesso autore - torna alla home Dai fondi FAS, alla scuola. Dalla prevenzione e sicurezza sul lavoro alle Forze di polizia. Ecco svelati in commissione Bilancio del Senato tutti gli interventi del governo.

Sarà un taglio tutt’altro che indolore di circa 900 milioni di euro nel solo 2011 quello dei fondi FAS (fondi per le aree sotto-utilizzate, in pratica tutte le regioni meridionali) è quanto risulta dalle tabelle presentate dalla Ragioneria dello Stato sulla manovra in corso d’esame in commissione Bilancio al Senato. Questa forte decurtazione è il risultato dei cosiddetti “tagli lineari” ai ministeri, che prevede, peraltro, un’ulteriore sforbiciata sia nel 2012 per circa 460 milioni sia nel 2013 per un ulteriore miliardo di euro. Il documento è stato presentato dal governo dopo la richiesta pressante delle opposizioni di essere messe finalmente al corrente dell’entità e della ripartizione precisa della manovra.


PIÙ TAGLI PER TUTTI - Il taglio al FAS per il 2011 ammonta per la precisione a 897 milioni di euro, così come previsto dal decreto legge sulla manovra economica, presentata in commissione Bilancio del Senato dal sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, su richiesta dell’opposizione. Tra le altre riduzioni di spesa per il prossimo anno in particolare si segnalano: quella a carico del ministero del Lavoro, di oltre 12 milioni nel 2011, un taglio di 2,7 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni sulle “spese per la promozione della cultura e delle azioni di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro”, ma anche una riduzione di 2,8 milioni sul finanziamento delle attività di formazione professionale nell’ambito del programma per il “reinserimento lavorativo e sostegno all’occupazione ed al reddito”. Per il ministero della Giustizia, il taglio lineare inciderà per quasi 44 milioni di euro, con una riduzione di ben 18,5 milioni al programma sull’amministrazione penitenziaria, di cui 7.402.666 sulle spese per il mantenimento, l’assistenza e la rieducazione dei detenuti. Anche agli Esteri non va certo meglio. Qui, il taglio è di oltre 21 milioni al programma sulla “cooperazione allo sviluppo”, di cui 13 milioni per il programma “cooperazione politica, promozione della pace e sicurezza internazionale” e 3.515.121 per la Direzione generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie. Taglio che inciderà pesantemente sugli aiuti umanitari che il nostro Paese dispensa in giro per il mondo.

GIULIO MANI DI FORBICI - Ad essere colpiti dalla manovra sono un po’ tutti i ministeri. Una vera e propria stangata si abbatterà sulla scuola che dovrà risparmiare anche per il sostegno agli handicappati o per i corsi di lingua per i cittadini extracomunitari. Una stretta arriverà poi anche al ministero del Welfare che non potrà contare su 3 milioni di euro, per tre anni, per finanziare la promozione della cultura e delle azioni di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Evidentemente le tanti “morti bianche” sul lavoro non fanno più notizia… Così come ad essere colpiti dalla “ristrutturazione” tremontiana saranno pure le forze dell’ordine: la polizia di Stato, l’arma dei carabinieri, l’esercito, la marina militare e l’aeronautica. È invece di cinquanta milioni di euro il taglio previsto per la “tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali e paesaggistiche”. Il che vuol dire che arriveranno meno soldi all’Accademia dei Lincei, alle istituzioni sociali, alle fondazioni liriche e al Teatro dell’Opera di Roma, alla Scala di Milano al San Carlo di Napoli e ad altri musei nazionali a cominciare dagli Scavi di Pompei.

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