venerdì 5 agosto 2011

MISTERI D' ITALIA.....


Il mistero di Paolo Ferraro, PM coraggioso rimosso dall’incarico
22 giugno 2011 |

(ASI) La settimana scorsa un provvedimento adottato dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) nei confronti di Paolo Ferraro, un apprezzato magistrato romano, ha destato meraviglia e inquietanti sospetti.

Nei suoi confronti è stata emessa una sospensione con procedura d’urgenza per quattro mesi dal servizio perché, improvvisamente, ritenuto inadatto “ad adempiere convenientemente ed efficacemente ai doveri del proprio ufficio”.

I motivi di salute addotti dal Csm, tuttavia, non sembrano trovare il minimo riscontro nelle perizie mediche, le quali certificano la perfetta abilità di Paolo Ferraro.

Una coltre di mistero si è alzata allora intorno alla vicenda, alimentando una serie di interrogativi dai tratti oscuri.

Una lettura maliziosa potrebbe indurre molti a dare al provvedimento del Csm un’interpretazione “politica”, celata da inopinate motivazioni di salute rivelatesi fallaci. Risalire alle indagini condotte recentemente da Paolo Ferraro può essere dunque utile per battere la pista del complotto ragionevolmente.

Ebbene, facendo questo lavoro di analisi a ritroso si evince qualcosa che potrebbe confermare i sospetti.
Risulta, infatti, che il magistrato romano da diverso tempo sta conducendo un’indagine su una presunta setta satanica, a cui avrebbero aderito anche importanti cariche dell’esercito, sulla quale ci sarebbe una rete di copertura ad alti livelli.

Un gruppo segreto dedito a riti esoterici, banchetti a base di sesso, droga e finanche sacrifici di sangue. L’autenticità delle macabre attività in questione – riconducibili a quel sottaciuto sottobosco dell’esoterismo – troverebbero conferma in alcuni files audio (una vera e propria colonna sonora dell’inferno) conservati dal magistrato.

Paolo Ferraro è inoltre convinto che la sua indagine possa intrecciarsi anche con il delitto di Melania Rea, la moglie di un caporalmaggiore dell’Esercito trovata morta in un parco di Ripe di Civitella, presso Ascoli Piceno.

E’ il caso di dire che se la sua convinzione fosse suffragata dalle prove, aprirebbe scenari alquanto angoscianti, rivelando coinvolgimenti da parte dei piani alti delle istituzioni in attività che trovano collocazione nelle più sinistre fantasie dei registi cinematografici del genere horror.

Allo stato attuale, vista la rimozione dall’incarico di Paolo Ferraro e vista la scarsissima copertura mediatica data alla vicenda (altro elemento di sospetto?), non ci è dato dipanare questo inquietante dubbio.

Gli avvocati di Paolo Ferraro, Mauro Cecchetti e Giorgio Carta, hanno espresso forti critiche verso il modus operandi del Csm nei confronti del loro assistito: “Il procedimento cautelare seguito dal Csm risulta non solo costellato di violazioni delle garanzie difensive, ma addirittura atipico, perché non previsto da alcuna norma.
Non risulta fondato su alcuna perizia medica, se non una risalente al 2008 che, peraltro, attestava l’idoneità allo svolgimento di attività professionali anche complesse”.
Un particolare alimenta ulteriori sospetti nei due legali: “Il Csm – hanno riferito gli avvocati – ha stranamente ritenuto ininfluenti le numerose perizie mediche di parte, private e pubblica del 2011, attestanti la specifica idoneità ed anzi qualità intellettuale del magistrato, ed ha ignorato una denuncia analitica e argomentata depositata in atti, che evidenzia fatti gravissimi a suo danno patiti dal 2009 in poi”.

Dunque, una vendetta nei confronti di Paolo Ferraro ordita da qualche suo collega che già dal 2009 eserciterebbe ostracismo verso di lui e del suo operato? Il magistrato, dal canto suo, ha tenuto ieri, nello studio legale di uno dei due suoi avvocati, una conferenza stampa per rendere pubblica la vicenda e tentare di chiarire alcuni passaggi.
Egli ha spiegato il momento in cui iniziò la sua indagine, ovvero quando andò a vivere vicino alla città militare della Cecchignola, a Roma: “Io mi ero limitato a dire che in una casa più persone, ragionevolmente ufficiali, alcune donne e alcuni ragazzini, partecipavano ad attività anormali.

Ho scoperto un mondo sotterraneo, sconosciuto, poco chiaro, ambiguo, fumoso, dove attività anche sessuali si sommavano ad un contesto a me completamente ignoto”.

L’ignoto, appunto. Forse la colpa del magistrato romano risiede proprio nell’aver voluto sfidare questa dimensione arcana al fine di risalire ad una “struttura parallela”, apparentemente incredibile eppure presente, seppur nascosta, nella nostra società, addirittura nelle sue più alte sfere.
Va riconosciuto a Paolo Ferraro il coraggio di essersi imbattuto in un percorso d’indagine impervio, d’aver oltrepassato una porta posta ai confini della realtà ufficialmente conosciuta per entrare in luoghi aberranti, dove “conoscenze superiori” si riuniscono in sette dai fini a noi misteriosi.
Aver rimosso Ferraro dal proprio incarico equivale a lasciare che queste sette possano proliferare indisturbate, concedendo ai suoi artefici (tenebrose figure senza volto) la libertà di agire e di manovrare le vite altrui, di adepti spesso inconsapevoli dei pericoli che simili suggestioni ingannevoli, simili apostasie possono arrecargli.


C’è un PM della procura di Roma che sta indagando su una setta satanica diffusa negli ambienti militari. L’organizzazione su cui indaga il PM è collegata alla vicenda di Carmela Rea, nonché alla morte della donna trovata a Roma priva degli organi.
Come da copione, il magistrato è stato sottoposto a una serie di procedimenti disciplinari, nonché un tentato TSO.

Minacce sono arrivate a lui e alla sua donna.
Cerchiamo quindi di dare massima diffusione alla vicenda, nella speranza di evitare che, come da copione, il PM venga suicidato, o gli capitino incidenti.
Nella speranza di evitare un altro caso Clementina Forleo (a cui uccisero i genitori in un incidente e a cui poi causarono degli incidenti).Nella speranza di evitare un altro caso De Magistris.Nella speranza di evitare un altro dei tanti casi, meno noti ma altrettanto gravi, di persone che si sono scontrate con il fenomeno delle sette sataniche.Di recente ad esempio un uomo si è recato alla stazione dei carabinieri di Cura di Vetralla, in provincia di Viterbo, per denunciare alcuni fatti riguardante una setta satanica. Risultato: nulla è stato fatto e l'uomo è stato rinchiuso in una clinica psichiatrica dopo che gli è stato somministrato il TSO ed è stato denunciato per porto abusivo d'arma dopo una perquisizione effettuata in casa sua.

Il fenomeno del satanismo è diffuso a macchia d’olio su tutto il terreno nazionale (e internazionale), coperto dalla complicità dei media e delle istituzioni, nonché dagli studiosi del settore che ne negano l'esistenza.
Nei prossimi articoli daremo maggiore conto di questa vicenda cercando di capirne meglio i dettagli. E pubblicheremo una serie di articoli sulla diffusione del satanismo.
Di sequito linkiamo alcuni degli articoli che riguardano la vicenda di Paolo Ferraro.

http://www.grnet.it/news/95-news/2840-roma-magistrato-denuncia-una-setta-riconducibile-ad-ambienti-militari-con-eccellenti-coperture.html

http://www.ultimenotizieflash.com/2011/06/13/melania-rea-ultime-notizie-esiste-una-setta-satanica-nellambiente-militare/

http://www.corsera.it/notizia.php?id=4233
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Il CSM pone in aspettativa per infermità il Pubblico Ministero che aveva denunciato una setta riconducibile ad ambienti militari. Conferenza stampa del Magistrato il prossimo lunedì
.
Roma, 17 giu – Il Consiglio Superiore della Magistratura – nella seduta di ieri - ha deliberato di collocare in aspettativa per infermità, per quattro mesi, il Pubblico Ministero di Roma Paolo Ferraro.
Il provvedimento è stato adottato con una procedura d’urgenza, motivata dalla asserita gravità ed attualità dell’ inidoneità del magistrato «ad adempiere convenientemente ed efficacemente ai doveri del proprio ufficio».
Contro detto provvedimento, avente efficacia immediata, i legali del dottor Ferraro, Mauro Cecchetti e Giorgio Carta, hanno annunciato un ricorso al TAR Lazio, che sarà presentato nei primi giorni della prossima settimana.
«Il procedimento cautelare seguito dal CSM – riferiscono gli avvocati del magistrato – risulta non solo costellato di violazioni delle garanzie difensive, ma addirittura atipico, perché non previsto da alcuna norma, nonché arbitrario, atteso che non risulta fondato su alcuna perizia medica, se non una risalente al 2008 che, peraltro, attestava l’idoneità allo “svolgimento di attività professionali anche complesse”.
Il CSM, poi, ha stranamente ritenuto ininfluenti le numerose perizie mediche di parte, private e pubblica, del 2011 - attestanti la specifica idoneità ed anzi qualità intellettuale del magistrato – ed ha ignorato una denuncia analitica e argomentata depositata in atti, che evidenzia fatti gravissimi a suo danno patiti dal 2009 in poi.
In definitiva, il CSM ha fondato il provvedimento cautelare sulle dichiarazioni di alcuni colleghi della procura di Roma, con i quali il nostro assistito è notoriamente in contrasto proprio per effetto delle sue denunce».
Il provvedimento del CSM prende le mosse dalle denunce presentate dal dottor Ferraro circa l’esistenza di «una setta satanica massonica esistente in ambito militare» che, secondo la sua prospettazione, potrebbe avere connessioni anche con i fatti di Ascoli Piceno, concernenti l’assassinio di Melania Rea.

Il magistrato ha annunciato che, unitamente ai suoi legali, rivelerà dati, fatti, vicende patite nonché l’anomalia del procedimento cui è sottoposto in una conferenza stampa che si terrà lunedì 20 giugno, alle ore 16,00, presso lo studio dell’avvocato Giorgio Carta a Roma, viale Bruno Buozzi 87.

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dietro la mano dell'assassino
......pubblicata da Laura Picchetti
giovedì 14 luglio 2011 alle ore 4.01


Sono mesi che si parla di delitti.....
ERA DIVENTATO UN PASSATEMPO QUOTIDIANO DEGLI ITALIANI PRIMA DELL' ESTATE, CON IL CONTRIBUTO CONTINUO E FIN TROPPO RIPETITIVO DI COSIDETTI ESPERTI, CHE INVITATI IN CONTINUAZIONE, NON SAPENDO PIU' CHE DIRE , SI ATTACCANO A QUALUNQUE APPIGLIO ,PUR DI FAR PARTECIPE IL GREGGE DEI TELESPETTATORI DISTRATTI DELLE LORO ELUCUBRAZIONI FONDATE SUL NIENTE...

Una specie di operazione di distrazione di massa....per riempire i pomeriggidi rai uno, due,e magari anche...tre . per non parlare di mediaset, che fortunatamente mi pregio di non guardare mai.
E questo da quando il minzolini ed altri hanno cominciato a fare di tutto per evitare trasmissioni troppo controverse..e contemporaneamente censurare le informazioni importanti.
Giornalisti pavidi e incapaci ci hanno intrattenuti per mesi su indizi e particolari captati ,come se fossero pesciolini di paranza , in una rete da dare in pasto, come una bella fritturina, al pubblico di bocca buona.

Hanno scandagliato, senza rispetto la vita delle persone coinvolte a vario
titolo in delitti.....in modo arbitrario e molto spesso ozioso e inconcludente,
senza rispetto per il dolore o la cosidetta privacy dei soggetti.
Hanno voluto ( sicuramente) tenerci occupati,cosi che l'attenzione del
gregge italiano di utenti televisivi, venisse spostata dalle nefandezze di
questo governo, verso delitti con cui giocare agli investigatori e piccoli misteri da rivoltare come calzini sporchi .

UNA OPERAZIONE VERGOGNOSA E INCIVILE, DATA LA POCHEZZA DELLE NOTIZIE
VERE E
DAL ALTRA PARTE ....UNA PLETORA DI ILLAZIONI CHE ACCOMPAGNAVANO QUESTE TRASMISSIONI.
Oggi non e' ancora finita e allora permettetemi una osservazione che..manca tra le tante chiacchiereche si sono fatte e che sembra non si abbia ancora il coraggio di fare apertamente:
NEL MISTERO DEL DELITTO CHE RIGUARDA MELANIA REA C'Eì , SECONDO ME, UNA CERTA DOSE DI .. DEPISTAGGIO.....UN COVER-UP.. VOLUTO:
Ma questo tentativo mal riuscito di distrarre l'attenzione non e' stato posto
in essere dal probabile assassino CHE,A QUANTO PARE,AVREBBE DETTO MONTAGNE DI BUGIE.....FINORA ,E IN MODO FIN TROPPO INGENUO, IMPREVIDENTE E DIREI ANCHE.... STUPIDO, MA DA UNA ENTITA' , UN "'POTERE" MOLTO PIU' SCALTRO ,POTENTE ED INQUIETANTE.
Penso infatti che, a parte quelle che saranno le risultanze future,nel caso di un delitto che, obiettivamente a tutt'oggi, ha un solo indagato( IL PIU' OVVIO E PREVEDIBILE ....CIOE' IL MARITO )...C'E QUALCUNO CHE HA TRAMATO NELL'OMBRA PER DEPISTARE , PER CONFONDERE, PER FARE APPARIRE ... IL FALSO E NASCONDERE IL VERO , PER COPRIRE RESPONSABILITA' ...E SOPRATUTTO UN DANNO ALL 'IMMAGINE .
PER EVITARE IL PEGGIO ..... PER DIFENDERE IL BUON NOME DI UNA ISTITUZIONE CHE TRADIZIONALMENTE NON AMMETTE COLPE... SI E' CERCATO ANCHE DI INVALIDARE TUTTO CIO' CHE MAN MANO VENIVA FUORI AFFANNANDOSI A DIRE CHE SI TRATTAVA DI
SPONTANEE DICHIARAZIONI IN PERSONA NON SOTTOPOSTA AD INDAGINE...
UNA ISTITUZIONE CHE .....TRADIZIONALMENTE ....NON AMA ESSERE INDAGATA E TROPPO SPESSO SI CONSIDERA AL DISOPRA E AL DI FUORI DELLA LEGGE :L' ESERCITO!

Bisognerebbe forse ricordare a quei signori che la nostra legge, la nostra
costituzione non da loro il diritto di coprire reati e, neanche, di provarci.

Bisognerebbe andare a fondo per verificare chi ha posto in essere accorgimenti
e piccole/grandi manovre... per cercare di nascondere uno scandalo, di cui, di
sicuro , si aveva gia' avuto sentore.
chi ha voluto rimandare l'accertamento della verita' che coinvolgeva un istruttore
...e chi ancora sta remando contro l'accertamento della verita'.

Vito Lucarelli
parafrasando una vecchia pubblicità sull'esercito non si può!!!!
Laura Picchetti
un impressione che diventa sempre piu certezza........
Gabriella Del Sorbo
Le forze armate, una casta tra le caste, tra le più intoccabili!!!
Di segreti e scheletri nell'armadio ne hanno tanti ma davvero tanti.....ma intorno a loro il muro è di gomma!!
D'altra parte come potrebbe essere diverso??
Loro sanno che possono coprire i reati e se ne sbattono della Costituzione, sono così protetti!!!!
Nino La Rosa ‎
@Vito.L' esercito, per come lo conosco e lo conosco bene, non mette naso nè lingua nelle questioni giudiziarie, nel senso che rimette rapidamente tutto ciò che ha a che fare con odori di reato in mano alla magistratura, per lo meno militar...e- che sempre magistratura è .Tanto prevededono le norme(Codice penale militare, regolamentazioni varie militari e civili) .
Qualunque comandante di Corpo di qualunque livello, appena ha sentore di qualcosa non convincente, subito deve informare la magistratura militare e invia un messaggio al procuratore militare di competenza (dandone anche informazione al proprio superiore diretto) con la descrizione stringata di quanto ha saputo, messaggio che termina con una frase standard tipo: "Quanto sopra per gli interventi di competenza di codesta procura".
Normalmente la procura militare, se riscontra ipotesi di reato di competenza della magistratura civile, rimette tutto in mano a quest' ultima,come previsto dal codice di procedura penale.
Peraltro fin dal primo momento la questione è stata gestita dalla magistratura civile e la catena gerarchica dell' Esercito (e delle FF.AA.) nulla poteva e doveva fare fino a conclusione della questione con eventuale processo (e condanna) di chi è ritenuto autore del delitto.
Quando in un modo o in un altro sarà dalla magistratura definita la posizione del militare (condannato o assolto) allora la legge prevede che per il dipendente dello stato (civile o militare) venga effettuato l' ESAME DEL GIUDICATO PENALE ai fini dell' accertamento di eventuali comportamenti disciplinari non corretti.
Quindi, prima di accusare, chiediamo, per favore, informazioni a chi conosce certe questioni.

Laura Picchetti :
EHEHEH ...NINO. IO HO ESPRESSO IL MIO PARERE DI CASALINGA ALLA QUALE HANNO ROTTO..LA COSIDETTA PER MESI E MESI CON LA SPETTACOLARAZZAZIONE DI ALCUNI DELITTI E QUESTO DELITTO. PROBABILMENTE AD OPERA DI UN MARITO CHE RISCHIA LA CARRIERA,OLTRE CHE LA LIBERTA' E L'AFFETTO DELLA FIGLIOLA, SE PERMETTI MI INTERESSA ANCHE.

IERI POI HO SENTITO CHE TUTTO CIO' CHE IL PERSONAGGIO IN QUESTIONE HA DETTO,COME PERSONA INFORMATA SUI FATTI ,NON POTREBBE ESSERE ESSERE USATO COME PROVA.... PERCHE' AL MOMENTO NON ERA INDAGATO. HO CAPITO MALE????
NINO RISPONDI A ME,TU CHE CONOSCI I FATTI. ASPETTO LUMI.

Nino La Rosa ;
‎@GABRIELLA_ TI CONSIGLIO DI LEGGERE IL MIO COMMENTO AL COMMENTO DI Vito:LE TUE SONO AFFERMAZIONI FALSE E GRATUITE, DOVUTE A MISCONOSCENZA DELLE LEGGI E DELLA REALTA'.

Laura Picchetti:
IERI POI HO SENTITO CHE TUTTO CIO' CHE IL PERSONAGGIO IN QUESTIONE HA DETTO ...COME PERSONA INFORMATA SUI FATTI ....NON POTREBBE ESSERE ESSERE USATO COME PROVA.... PERCHE AL MOMENTO NON ERA INDAGATO....HO CAPITO MALE????

Nino La Rosa
‎@Laura. Avevo risposto, ma vedo che la mia risposta è sparita.

Laura Picchetti :
ASSOLUTAMENTO NO LA TUA RISPOSTA E' QUI SOPRA...ECCOLA:.

Nino La Rosa
‎@Laura. Secondo il codice di procedura penale solo se uno è inscritto nel registro degli indagati (e come tale ha diritto ad un avvocato) le sue dichiarazioni possono essere assunte come elemento di interesse nel procedimento giudiziario.

Laura Picchetti
ECCO PROPRIO QUESTO VOLEVO DIRE;PRIMA LO HANNO FATTO PARLARE,.DIRE TANTE BUGIE MA PROPRIO TANTE E POI QUELLE FANDONIE DETTE E RIPETUTE ..NON POSSONO ESSERE USATE COME PROVA????

Nino La Rosa
Gli potrà essere contestata qualunque cosa, ma solo in presenza del suo avvocato.

Laura Picchetti
ADESSO PER FARE GIUSTIZIA SI DEVE RICORRERE A CIO' CHE POTEVA ESSERE CERCATO SUBITO E PRIMA CHE SI INQUINASSE TUTTO???
Allora gli si da tutto il tempo che vuole per confondere e nascondere e magari far sparire prove e dettagli e poi quando si e' completato il tutto e l'enorme bolla di bugie viene fuori,finalmente lo si accusa e lui decide di non parlare piu'.
Che bel sistema! Fa il pari con quegli assassini che si accusano l'un l 'altro sicuri di uscirne assolti.Non​ sarebbe la prima volta in italia....

Laura Picchetti
BEH FORSE MI SONO SPIEGATA: questo intendevo per DIETRO LA MANO DELL'ASSASSINO.

Lopez Marcello
Laura, io non guardo questo genere di trasmissioni che si occupano di delitti o cose simili, dove come hai giustamente sottolineato tu si discute del nulla, e che servono ha dare qualche minuto di lustro ha personaggi che ritorneranno nell'oblio della loro nullità, appena si spengono le telecamere personalmen​te ho fiducia nella magistratura ed aspetto solo di leggere le sentenze.
In quanto ai giornalisti, il problema è trovarli, visto che tutti sono al servizio di qualcuno, ma nessuno lavora per fare bene questo mestiere.
Lo scandalo, in questo genere di trasmissioni sta, come hai sottolineato, nel vedere come questi pettegoli d'assalto s'introducono nella vita delle persone violandone la privacy, tutto ciò accade sia sulle reti rai che mediaset.
Quest'ultima​ poi è quella che invoca il diritto alla privacy quando si deve parlare delle ruberie e delle orge che riguardano il suo padrone ed i suoi servi, ma la viola regolarmente quando si deve gettare fango in faccia a gli avversari.
Strano è il concetto che hanno del valore universale del diritto.

Nino La Rosa:
Il vecchio avvocato Giovanni Leone e i Bebawi .Purtroppo (o meno male ) nella Patria del Diritto succede di tutto. L' esempio più lampamte lo dà quello che da quasi 30 anni sfugge alle giuste condanne sputando pure veleno sulla magistratura.

Pascal Melchionna:
Le notizie che vengono date al telegiornale, sono accuratamente filtrate e selezionate, non allo scopo di informare ma di veicolare messaggi, di infondere paure, distogliere l'attenzione da altre notizie.
Fatto sta che la maggior parte di questi delitti irrisolti avvengono in concomitanza di situazioni politiche molto delicate. Solo in Italia scompaiono circa 2000 persone all'anno e meno della metà vengono ritrovate, vive o morte che siano.
Tra questi se ne scelgono alcuni che vengono trasformati in spettacoli mediatici, talvolta interferendo anche sulle indagini. Spesso c'è un filo comune che lì lega.

Laura Picchetti:
PER LOPEZ sul fatto che ci coinvolgano per forza.Io sono daccordo con te,ma siccome sono anche curiosa e cerco di capire,mi sono posta dei problemi che saranno pure da incompetente,ma che mi sono venuti in mente... ieri dopo l'ultima trasmissione che il canale uno ha dedicato a questo delitto.
( che, in questo caso coinvolge una coppia di cui, lui ...come credo tutti sappiate..lavorava nel campo dell'istruzione delle reclute femminili e non credo che l'esercito ignorasse i comportamenti infedeli del soggetto in questione .
Appunto Pascale qui si parla di esercito e un esperto ieri si e' anche permesso di ventilare l'ipotesi che si trattasse di un delitto di un ignoto che voleva mettere in risalto la necessita'di non avere donne tra i soldati.Piu' o meno questo ha voluto dire velatamente: NON IL MARITO ,MA UNO SCONOSCIUTO CONTRO LE DONNE SOLDATO.

.....E CHE DIAMINE......a me sembra fantascienza.......

Pascal Melchionna:
Io credo che una sola persona non possa fare tutto ciò.
Esecuzione, copertura, depistaggio e quant'altro, necessitano di un'organizzazione importante, anche per tenere sotto controllo le notizie dei media.
Possibile che fior fiori di esperti non riescano a porsi certe domande così come se le pone tanta gente? La cosa va al di là dell'esercito

Vito Lucarelli:
Nino tu cosnosci l'esercito non ho motivo di dubitarne.... ma non credi che anche altri possano conoscere l'esercito? Il militare l'abbiamo fatto tutti.

Nino La Rosa :
Mica tutti....

Gabriella Del Sorbo:
Io non ho fatto il militare e non sono un avvocato per cui non conosco bene le leggi ma qualcosa delle forze armate lo conosco.......

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